Superbonus 110%

Superbonus 110%

I beneficiari dell’agevolazione prevista con il superbonus 110%, possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante da suddividere in 5 anni, alternativamente:

a) per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dall’impresa che esegue i lavori. L’impresa recupera il contributo anticipato sotto forma di credito d’imposta, utilizzandolo per le proprie detrazioni fiscali o ha la facoltà di successive cessioni di tale credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari (Esco)

b) per la cessione di un credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante, ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari (Esco).

 

Riassumendo, il beneficiario che non desidera utilizzare direttamente il credito d’imposta, può disporne la cessione in favore:

    • dei fornitori di beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi (imprese edili)
    • di altri soggetti (persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti)
    • di istituti di credito e intermediari finanziari.

 

In quest’ultimo caso, la banca si propone con due soluzioni finanziarie:

1. un finanziamento ponte o delle linee di credito quali l’anticipo fatture e/o contratti, finalizzati ad accompagnare i clienti nell’esecuzione dei lavori, che viene messo a disposizione di tutti i soggetti destinatari del beneficio fiscale e garantisce la liquidità necessaria ad avviare i lavori nell’attesa di ricevere l’agevolazione mentre il cantiere è ancora operativo oppure al termine del progetto. La Banca potrà finanziare i lavori connessi alle agevolazioni fiscali in oggetto alle Imprese, ai Condomìni e alle Persone fisiche che ne facessero richiesta con analisi di merito creditizio indipendente dall’impegno del cliente alla futura cessione dei crediti fiscali.

2. L’acquisto dei crediti d’imposta ad un prezzo stabilito fin dal momento della stipula del contratto di cessione.

 

Esempio:
• 01/09/20 sottoscrizione impegno a cedere i futuri crediti fiscali alla banca, che si impegna ad acquistarli;
• 30/11/20 maturazione e cessione dei crediti fiscali sorti a seguito di asseverazione che certifica il raggiungimento di almeno il 30% dei lavori, con acquisto da parte della Banca e versamento del relativo controvalore sul conto corrente dedicato del cliente presso la banca;
• 15/1/21 maturazione e cessione dei crediti fiscali derivanti dal raggiungimento del 60% di lavori con acquisto da parte della Banca e versamento del relativo controvalore sul conto corrente dedicato del cliente presso la banca;
• 1/3/21 maturazione e cessione dei crediti fiscali residui a fine lavori, a seguito di avvenuta validazione del rispetto di tutti i requisiti previsti dalla normativa, con acquisto da parte della Banca e versamento del relativo controvalore sul conto corrente dedicato del cliente presso la banca.


Le somme derivanti dalla cessione alla banca del credito fiscale dovranno essere utilizzate per rimborsare la linea di credito concessa.

L’acquisto del credito d’imposta da parte delle ESCO (Energy Service Company) riguarderà i crediti d’imposta derivanti da interventi con un costo minimo di € 100/mila, rivolgendosi pertanto a Imprese e Condomini.

Il prezzo di acquisto dei crediti attualmente varia dal 92.7% del valore nominale del credito per le persone fisiche da parte delle banche, all’88% di alcune Esco; tali valori sono comunque da considerare soggetti a variazioni.

 

Studio Fagi, nella sua sede di Padova, si propone di agevolare le imprese e i condomini che opteranno per la cessione del credito ad istituti bancari o Esco, nella individuazione della controparte più adeguata alle loro necessità, compresa la segnalazione del General Contractor e dei professionisti coinvolti negli interventi rientranti nell’ambito del superbonus 110%.

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